Siamo nel 2019. Che anno era cinquant’anni fa? Bravissimi: 1l 1965. Forse c’eravate, forse no, ma film, racconti, libri, vi hanno sicuramente dato una buona immagine di come fossero.
Bene: mettete di fianco il 1965 e il 2015. Vi sembra davvero possano essere passati solamente cinquant’anni fra questi due momenti, questi due mondi? Cos’avrebbero detto nel 1965 a chi avesse parlato di un minicomputer in ogni tasca di potenza tale da connettersi con il mondo, di robot perfettamente funzionanti, di sistemi informatici sempre più vicini al pensiero? Esatto: “Fantascienza”. E allora, ecco quattro tecnologie per l’automobile che oggi sono fantascienza, ma…
Airbag esterni
Il 40% degli incidenti nel traffico consiste di scontri laterali; anche quando non sono gravi, e nessuno si fa del male, le carrozzerie ne escono sempre malconce, e le spese di riparazione sono elevate. Ma presto potremmo avere airbag esterni montati sulla vettura, che con il controllo di una piccola telecamera sarebbero in grado di aprirsi nel momento esatto in cui sta per verificarsi l’urto, gonfiandosi in pochi millisecondi e proteggendo la vettura. Sotto il profilo della sicurezza, la rivoluzione sarebbe enorme.
Strumentazioni a realtà aumentata
C’erano una volta le mappe stradali. Poi sono arrivati i primi navigatori, integrati, costosi, poco affidabili. Poi la tecnologia GPS ha miniaturizzato dispositivi molto migliori e portatili; e oggi perfino il nostro cellulare è un ottimo navigatore satellitare.
Ma la prossima tappa è un sistema integrato direttamente nel parabrezza, che proietta le informazioni su un apposito visore indossato dal guidatore, sovrapponendole alla realtà. E non indicherà solamente quale strada prendere, ma anche tutti i dati della strumentazione di bordo, e leggendo i movimenti permetterà perfino di “toccare” dei controlli virtuali per attivare i vari dispositivi dell’autovettura, dall’aria condizionata, alla radio, ai fari. Sarà possibile zoomare sulla strada per vedere meglio cosa accade più avanti, o avere in tempo reale informazioni senza doversi distrarre.
Strade solari
Immaginate una strada fatta di pannelli solari, solidi e resistenti. Pensate all’energia che genera, e che intanto permetterebbe di averla tutta, e sempre, perfettamente illuminata. Ma ora pensate anche che quella strada sia costellata di dispositivi che ricaricano i motori elettrici mentre ci si spostano sopra; ed ecco a voi la strada solare. Una conquista del genere renderebbe assurdo qualsiasi tipo di motore non elettrico, e oltre ad essere un passo avanti gigantesco per l’ecologia, cambierebbe completamente l’economia del mercato delle auto. Vetture che possono circolare all’infinito, perchè fanno costantemente “il pieno” mentre si muovono, senza mai doversi fermare, o spendere denaro: lo immaginate?
Automobili robotiche
Qui parliamo di una tecnologia effettivamente già in fase avanzata di test, e che in molti suppongono sarà installata su almeno il 75% delle autovetture entro una ventina d’anni – ma Google vuole renderla disponibile entro 5. Conoscete le auto che dispongono della funzione di parcheggio automatico? Ecco: estendetela all’intero concetto della guida. Automobili che si guidano da sole, nelle quali vi sedete e indicate una destinazione. Automobili che sanno vedere gli ostacoli ed evitarli, che non si stancano della guida e non hanno cali d’attenzione, che regolano la loro velocità per la massima sicurezza. Fantascienza? Lo era anche questo computer, cinquant’anni fa…