In cosa consiste l’industria alimentare e di cosa si occupa

L’industria alimentare è uno dei settori trainanti del nostro Paese, in grado di produrre eccellenze esportate in tutto il mondo.
L’Italia, ricca di terreni fertili e coltivazioni, sta cercando sempre di più di modernizzarsi anche dal punto di vista tecnologico, attuando una svolta sostenibile e maggiormente attenta al territorio.

In quest’ottica rientrano le agevolazioni del Governo promosse in questi anni, volte all’acquisto di macchinari avanzati e funzionali, come quelli che è possibile acquistare su www.nowickisrl.com, o alla digitalizzazione di tutti i comparti industriali.
In questo articolo vedremo in cosa consiste l’industria alimentare, quali sono le sue principali produzioni e quali misure sono previste nel prossimo futuro per incrementare sempre di più questo settore.

Cos’è l’industria alimentare

L’industria alimentare affonda le sue radici nel passato più antico, in quanto sin dalle origini la lavorazione delle materie prime prodotte dalla terra ha costituito un motore prima di sussistenza e poi economico di tutte le civiltà che si sono susseguite.
Attualmente si parla di industria alimentare coinvolgendo tutti quegli impianti che si occupano del trattamento delle materie prime, dalla raccolta all’imballaggio finale, derivanti dall’agricoltura, dall’allevamento e dalla zootecnica.

I prodotti iniziali vengono pertanto trasformati in altri prodotti con un grado di raffinatezza variabile, da immettere direttamente sul mercato o da utilizzare per la realizzazione di altro.
Ogni prodotto lavorato all’interno dell’industria alimentare può essere a breve e lunga conservazione e deve essere dotato di apposite etichette informative, che riportano la data di scadenza, i valori nutrizionali, gli eventuali allergeni e tutti i dati che possono risultare utili al cliente.

Nel corso del tempo il processo informativo e di etichettatura è diventato sempre più serio e preciso, nel rispetto della normativa vigente che impone regole stringenti a tutto il comparto industriale, nel rispetto della salute del cliente finale.
Attualmente si utilizzano pertanto macchinari e software avanzati e sofisticati, sempre nell’ottica della modernizzazione e della digitalizzazione verso le quali il nostro Paese sta volgendo.

Quali sono le principali occupazioni dell’industria alimentare?

Molte industrie alimentari operano in modo integrato, dando vita a numerose produzioni e riconvertendo quelle principali in base all’andamento del mercato.
Possiamo comunque individuare alcuni comparti specifici.
Il primo riguarda la realizzazione di farine e di tutti quegli elementi essenziali alla preparazione del cibo.

Si parte da ingredienti semplici, come il frumento, per arrivare a coltivazioni più complesse in modo da soddisfare le esigenze sempre più variabili a livello alimentare, con soluzioni senza glutine o specifiche per un determinato tipo di alimentazione.
Il secondo comparto che abbiamo individuato è quello dei cibi freschi, come carne, pesce, uova e verdure, che necessitano di essere consumati in tempi brevi e si caratterizzano per un confezionamento atto a mantenere la loro freschezza.
Passiamo poi agli alimenti a lunga conservazione, come ad esempio le merendine e le zuppe confezionate che, se mantenute chiuse nella loro confezione originale, possono durare anche alcuni mesi, nel rispetto della data di scadenza consigliata.

Infine, troviamo una serie di cibi precotti e già pronti all’uso, che necessitano solo di essere scaldati e possono essere conservati all’interno del freezer e consumati anche a distanza di alcuni mesi.
Ognuna di queste categorie è soggetta a una rigida normativa di sicurezza e conservazione, certificata tramite apposite sigle che è possibile individuare sulla confezione.
Questa deve riportare rigorosamente un’etichetta con specificati i valori nutrizionali di quello che si sta acquistando, la presenza di allergeni e ulteriori indicazioni utili al cliente.

Un ruolo essenziale è rivestito dal packaging, sia per proteggere il contenuto e permetterne il trasporto, sia per renderlo riconoscibile agli occhi del cliente, brandizzando in modo accattivante la confezione.
L’imballaggio può essere primario, quando è a contatto con il prodotto, secondario, quando unisce gli stessi articoli in scatole multiple, o terziario, come i pallet che agevolano la logistica.

Informazioni su Cecilia Rossi 147 articoli
Una blogger per divertimento. Mi piace passare il tempo leggendo libri, guardando serie TV e mangiando sano. Sono una persona felice a cui piacciono le piccole cose della vita e cerco di rallegrare gli altri con le mie ricette.