In edilizia, la produzione di materiale di rifiuto è a dir poco inevitabile. I rifiuti altro non sono che materiali di scarto nati successivamente ad una ristrutturazione, una demolizione o un’edificazione. Nonostante lo smaltimento dei rifiuti possa sembrare un processo facilmente eseguibile, in realtà nulla ha a che vedere con la semplicità. Il forte impatto inquinante e corrosivo che i rifiuti edili hanno sull’ambiente, è altissimo. La maggior parte delle imprese edilizie è perfettamente cosciente di quante norme sottendono lo smaltimento dei rifiuti e, soprattutto, di quanto sia difficile differenziare le macerie e i prodotti definiti di scarto, in seguito ad una violenta ristrutturazione. La fase imprescindibile dello smaltimento dei rifiuti è quella che concerne la selezione. Una fase che deve essere eseguita con la puntuale vigilanza delle specifiche norme, che se vengono omesse o infrante, possono causare gravi conseguenze come i procedimenti penali. Della categoria dei rifiuti speciali, fanno parte tutte le macerie derivanti da una demolizione o tutti i calcinacci che vanno collocati presso appositi spazi per lo smaltimento, che si attivano per il loro riciclo e riutilizzo all’interno del mercato.
La classificazione dei rifiuti edilizia
Tutta la classificazione del materiale prodotto dalle ditte di costruzione, si può facilmente trovare nei codici europei dei rifiuti CER, i quali sono entrati in vigore nell’anno 2015. Questa classificazione distribuisce i rifiuti in specifiche categorie, in base principalmente alla tipologia, conducendo poi a differenti processi di smaltimento. Diverse strade hanno per esempio le porzioni di terra e le rocce condotte in superficie in seguito agli scavi iniziali, rispetto ai calcinacci, all’intonaco e ai cementi, che sono di fatto rifiuti inerti. La maggior parte delle ditte adotta un tipo di demolizione selettiva, occupandosi in un primo momento di selezionare e diversificare i rifiuti, diversamente dal tipico metodo in cui ogni scarto viene accatastato e mescolato con altri. Nonostante la demolizione selettiva risulta un processo astruso e impegnativo da amministrare, è anche vero che in seguito permette di risparmiare notevolmente sulle spese di smaltimento.
A chi si rivolge?
Lo smaltimento dei rifiuti, in riferimento a quanto dettato all’interno del “Testo Unico dell’ambiente, d. lgs 152/2006 Norme in materia ambientale“, compete al creatore dei rifiuti stessi, ovvero all’impresa edile che si è occupata dell’intervento edile. Lo smaltimento è un processo che può essere gestito e strutturato solo ed esclusivamente da imprese regolarmente registrate all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Quindi può presentarsi l’occasione per cui le imprese di ristrutturazione affidino il compito a enti abilitati nello svolgimento di queste mansioni.
Tutte le regole che riguardano i prodotti di scarto edili, insieme alle clausole penali e amministrative, sono state concepite per la tutela ambientale intorno ai cittadini residenti all’interno degli insediamenti urbani.
Anche il mud per i rifiuti di Nova Ecologica ha la finalità di tutelare l’ambiente, perché solo una corretta dichiarazione di quello che produciamo possiamo avere una realistica percezione del nostro impatto ambientale.